Dormitori

A Bologna sono presenti diverse strutture destinate all'accoglienza di persone senza fissa dimora, ciascuna con le proprie regole, i propri orari e le proprie modalità di accesso, tutte descritte nel dettaglio all'interno dell'apposita sezione sul sito del Comune di Bologna.



  • Centro di accoglienza notturna a bassa soglia Casa Willy: via Pallavicini 12 - 32 posti - Permanenza di 14 giorni ripetibili con intervallo di 28 giorni - Accesso diretto tramite Help Centre.
  • Centro di accoglienza notturno per persone con bisogni indifferibili ed urgenti Rostom: via Pallavicini 12 - 40 posti - Permanenza di 14 giorni, eventualmente rinnovabili in base alle esigenze - Accesso tramite invio della Bassa Soglia.
  • Centro di accoglienza Beltrame: via Sabatucci 2 - 65 posti uomini e 19 posti donne - Ospitalità garantita per il tempo del progetto definito dopo il primo mese di osservazione concordato tra servizio inviante, ASP ed equipe della struttura.
  • Rifugio notturno della solidarietà: via del Gomito 22/2 - 28 posti + zona canile - Permanenza di 3 mesi attraverso un progetto fissato con i servizi sociali, ASP ed equipe della struttura.
  • Riparo notturno Madre Teresa di Calcutta: viale Felsina 8 - 17 posti solo per donne adulte - Permanenza di 3 o 6 mesi prorogabili - Accesso tramite servizi.
  • Rifugio notturno Massimo Zaccarelli: via del Lazzaretto 15 - 20 posti solo uomini - Permanenza di 3 mesi prorogabili - Accesso tramite servizi.
  • Opera Padre Marella: via del Lavoro 13 - 70 posti solo per uomini maggiorenni - Accesso tramite Servizi sociali e ASP.
  • Centro d'Accoglienza San Ruffillo di Antoniano - via Toscana 130 - 20 posti - Permanenza di massimo 6 mesi - Accesso tramite servizi o su invio dell'Antoniano.

Piano freddo

Alcune delle strutture per l'accoglienza già citate aderiscono ogni anno al progetto chiamato Piano Freddo.

Il Piano Freddo è un servizio messo in campo dal Comune di Bologna grazie anche alla collaborazione dell'Agenzia Regionale Protezione Civile, ASP Città di Bologna e ARPA.

Consiste nella messa a disposizione di posti letto all'interno di strutture convenzionate, con la possibilità di accesso a coperte e vari generi di conforto (mensa, bevande calde) destinati a coloro che altrimenti trascorrerebbero per strada i freddi mesi invernali. Il Piano, infatti, copre il periodo di tempo dal 1 dicembre fino al 31 marzo.

Nel corso di questi mesi, la possibilità di permanenza è di 15 notti con possibilità di rinnovo, mentre un'assenza di due notti comporta automaticamente perdita del diritto al posto letto.

Per accedere al Piano Freddo è necessario recarsi presso Unità di Strada, Help Center o Servizio Mobile.

Di seguito cercheremo di fornire una panoramica riguardante i dati caratterizzanti l'inverno appena trascorso (2015/2016), nel corso del quale gli individui ospitati sono stati 734, di cui:



Le strutture coinvolte hanno messo a disposizione circa 225 posti letto, che sono aumentati considerevolmente con l'introduzione nell'elenco, a gennaio, di Villa Serena, che ha aggiunto al numero un'altra sessantina di posti.



Per quanto utili, tuttavia, servizi di questo genere non rappresentano altro che un tampone finalizzato ad arginare una problematica ormai non più riconducibile al concetto di "emergenza", ma che rappresenta una situazione ormai consolidata per centinaia di individui.

Le soluzioni proposte dalle istituzioni dovrebbero quindi diventare oggetto di modifiche radicali che permettano alle persone senza casa di affrontare una condizione di vita che non interessa unicamente i mesi invernali, ma ogni singolo giorno dell'anno.

Lo stesso collettivo Làbas ci ha riferito che, già nel corso delle settimane appena precedenti la chiusura del Piano Freddo, il loro sportello si riempie di persone che non hanno idea di dove andare una volta che quelle strutture cesseranno i servizi destinati al Piano.