Edifici pubblici vuoti
Nel corso della nostra indagine abbiamo avuto modo di dialogare in merito alle occupazioni abusive con diversi militanti, occupanti e cittadini in genere, e il tema costantemente emerso a tal riguardo è stato quello del grande numero di edifici pubblici (o di proprietà di enti che perseguono fini pubblici) lasciati vuoti da anni e senza alcun progetto reale di riqualificazione e utilizzo. Così abbiamo deciso di cercare e visitare noi stesse alcuni dei casi più rappresentativi, toccando con mano e vedendo personalmente lo spreco e in qualche modo l'ingiustizia che si cela dietro a questi edifici.
VILLA SALUS
Indirizzo: Via Malvezza, 2-4
Proprietà: Comune di Bologna
Abbandono: In stato di abbandono dal 2007.
Breve storia: Ai tempi di Napoleone nota come Villa Monti, ha ospitato il fratello Luciano Bonaparte. Dopo gli anni 30 del Novecento la Villa ha iniziato un inarrestabile declino, saccheggiata dagli austriaci nel secondo '800 e poi rovinata dai bombardamenti, insieme al parco circostante. Solo nel 1950 è stata infine trasformata in una struttura ospedaliera grazie all'intervento del professor Oscar Scaglietti, insigne ortopedico che l'ha trasformata in una struttura prestigiosa a livello mondiale. Alla sua morte (1993) nessuno si è preso la responsabilità della gestione della struttura. Così, durante l’amministrazione Cofferati (2005) è stata acquistata dal Comune per 5 milioni di euro, per farne un polo sanitario.
Nessuno degli innumerevoli progetti proposti in città è mai stato portato a termine, così è dal 2007 che la struttura è vuota e inutilizzata, e quindi destinata all'oblio.
EX CLINICA BERETTA
Indirizzo: Via XXI Aprile, 15
Proprietà: AUSL, Azienda Unità Sanitaria Locale
Abbandono: dal 2007
Breve storia: L'edificio è ubicato in zona semi-centrale all'esterno della cerchia dei viali, nel quartiere residenziale Saragozza. La struttura, che si sviluppa su sei piani e risale al 1930, è stata inizialmente destinata a clinica privata.
È poi diventata una rinomata clinica pubblica di odontoiatria, fino a che il servizio non è stato spostato all'interno del grande polo dell'Ospedale Maggiore. Avvenuto il trasferimento, è dal 2007 che l'edificio risulta vuoto. Non sapendo a quale uso destinare la struttura ormai decadente, la proprietà in passato ha deciso di mettere all'asta l’immobile, purtroppo senza successo in quanto tutte le aste indette fino ad ora sono andate deserte. Questo probabilmente perché sono necessarie ingenti opere manutentive e, fra l'altro, è necessario sottostare alle indicazioni dell'Istituto dei Beni Culturali, vista la rilevanza storica dell'edificio.
Così, dopo un lungo periodo di abbandono, l’immobile è stato occupato abusivamente, prima per un breve periodo nel 2012 e poi il primo marzo del 2014, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato e del richiedente asilo, grazie all'operato del sindacato A.S.I.A. USB. L'ultima occupazione si è protratta fino a gennaio 2016. Oggi l’immobile è nuovamente in stato di abbandono e ha porte e finestre serrate da muri di mattoni.
VIA IRNERIO
Indirizzo: Via Irnerio, 13
Proprietà: Policlinico Sant’Orsola
Abbandono: dal 2006
Breve storia: Edificio su diversi piani, destinato inizialmente alla locazione per uso abitativo, i cui ricavati erano riutilizzati per l'attività di servizio al pubblico. L'immobile è vuoto dal 2006 e richiede ingenti opere manutentive interne.
Perciò l'Azienda Ospedaliera ha cercato di alienare il bene, mettendolo all'asta nel luglio 2010. L'asta è andata deserta e l'edificio è rimasto totalmente vuoto. Così, nell’ottobre 2013 il sindacato A.S.I.A. USB ne ha guidato l'occupazione abusiva per dare un tetto a una sessantina di persone compresi diversi bambini. Dopo vari tentativi di trattativa con la proprietà, è stato sgomberato il 3 maggio 2016. Oggi è ancora in disuso e sigillato.
VIA IRNERIO
Indirizzo: Via Irnerio, 13
Proprietà: Policlinico Sant’Orsola
Abbandono: dal 2006
Breve storia: Edificio su diversi piani, destinato inizialmente alla locazione per uso abitativo, i cui ricavati erano riutilizzati per l'attività di servizio al pubblico. L'immobile è vuoto dal 2006 e richiede ingenti opere manutentive interne.
Perciò l'Azienda Ospedaliera ha cercato di alienare il bene, mettendolo all'asta nel luglio 2010. L'asta è andata deserta e l'edificio è rimasto totalmente vuoto. Così, nell’ottobre 2013 il sindacato A.S.I.A. USB ne ha guidato l'occupazione abusiva per dare un tetto a una sessantina di persone compresi diversi bambini. Dopo vari tentativi di trattativa con la proprietà, è stato sgomberato il 3 maggio 2016. Oggi è ancora in disuso e sigillato.
EX SEDE INPDAP
Indirizzo: Via dei Mille, 9
Proprietà: Vecchia sede Inpdap, oggi patrimonio INPS
Abbandono: dal 2011
Breve storia: L'edificio, costituito da 5 piani e da decine di uffici, è una vecchia sede dell'Inpdap, in disuso da un paio d'anni. Con la legge 201/2011 l’INDAP è stata assorbita dall’Inps, la quale, oltre alle funzioni, ne ha acquisito anche i beni immobiliari. Tra gli immobili INPDAP a Bologna rientra la sede di via dei Mille 9, abbandonata da quando si è proceduto all'accorpamento degli uffici in via Gramsci 6, già sede INPS. Da allora l’edificio è vuoto, ad eccezione dell’esperienza di occupazione abusiva nel luglio 2015 che, guidata dal collettivo Làbs, ha dato per pochi giorni un tetto a un’ottantina di persone. A luglio 2016 l’edificio è ancora vuoto e senza lavori in corso.
EX SCUOLE FERRARI
Indirizzo: Via Toscana, 36
Proprietà: Prima Comune di Bologna, ora Carisbo
Abbandono: dal 2003
Breve storia: L’edificio è stato di proprietà del Comune di Bologna fino a marzo 2002. Fino ad allora è stato adibito ad istituto scolastico. Nel 2002 è stato avviato un atto di permuta, con cui è stato ceduto alla Carisbo. Leggendo l'atto redatto per sancire il passaggio, sembra che le motivazioni che hanno spinto il Comune a portare a termine lo scambio siano state principalmente legate alla possibilità di disporre di liquidi. Infatti, in cambio la Carisbo ha offerto al Comune un edificio di valore inferiore a questo in cui spostare l’attività didattica, insieme a 1.623.384,86 Euro in contanti. Da allora l’edificio è vuoto, ad eccezione di un’occupazione abusiva durata dal 2013 al febbraio 2016.
EX POSTE
Proprietà: Poste Italiane
Indirizzo: Via Zanardi, 28-30
Breve storia: Due interi stabili vuoti da decenni.
EX POSTE
Proprietà: Poste Italiane
Indirizzo: Via Zanardi, 28-30
Breve storia: Due interi stabili vuoti da decenni.
VIA SANT’ISAIA - EX MANICOMIO
Proprietà: Città Metropolitana di Bologna, gestione Acer
Indirizzo: Via Sant’Isaia, 88
Abbandono: dal 2011
Breve storia: Si hanno notizie di costruzioni in questa zona già dal 13° secolo.
È stato il Convento S. Giovanni Battista. Nel 1799 il convento è stato trasformato in Caserma. Ne 1819 è ritornato ad essere Convento delle Suore Salesiane. Dal 1867 al 1978 è stato Ospedale Psichiatrico – Manicomio cittadino. Con la legge 180 del 1978, detta Legge Basaglia, è stato chiuso il Manicomio. Dopo un periodo di chiusura nel 2011, la struttura è stata riconsegnata al Sindaco. Una delle persone che lavora vicino ci ha riferito che ora gli alloggi di fronte al 90 sono murati, perché necessitano di lavori imponenti di messa in sicurezza. Il terremoto del 2012 ne ha poi peggiorato le condizioni. Gli alloggi ora sono in gestione ad Acer, che nel novembre 2014 ha avviato un progetto esecutivo di lavori. A luglio 2016 gli alloggi risultano ancora murati e incompiuti.
EX CINEMA EMBASSY
Indirizzo: Via Azzo Gardino, 61
Proprietà: Agenzia regionale del demanio o Monopoli di Stato
Abbandono: dal 2003
Breve storia: Edificio collocato all'interno dell'area della manifattura delle arti, è stato il Dopolavoro dei Monopoli di Stato. La prima, seppur breve, occupazione risale al 2003. Sono seguite altre brevi occupazioni nel 2007 e nel 2008, sgomberate in quanto si diceva che l'edificio sarebbe dovuto diventare il deposito dei cedolini delle giocate del Totocalcio. Nessun progetto venne effettivamente avviato. La struttura è da allora ancora vuota e senza lavori in atto visibili.
EX POSTE
Indirizzo: Via Agucchi, 175
Proprietà: Poste Italiane (Europa Gestioni Immobiliari)
Abbandono: dal 2005
Breve storia: L'immobile, un tempo casa-albergo dei postini, è stato abitato fino al 2005, quando la proprietà ha mandato via anche gli ultimi affittuari. In questa occasione l'amministrazione comunale era stata rassicurata sul fatto che si sarebbe scongiurato l'abbandono dell'immobile. Ma non è andata così, infatti ancora ad agosto 2016 l'edificio risulta vuoto, con 3 piani e 75 appartamenti consacrati allo spreco.
Nel 2009 i Vigili del Fuoco hanno mandato ad Europa Gestioni Immobiliari (l'immobiliare legata alle Poste) un verbale in cui dichiaravano per nulla sicura la costruzione, in particolare per le infiltrazioni continue di acqua piovana nel tetto. Da allora è cambiato molto poco, i piccioni invadono i balconi, la vegetazione inizia a crescere sulla facciata dell'edificio e nel piazzale di fronte ci si imbatte in vecchie Alfa Romeo abbandonate o divani pronti a marcire.