Alloggi di transizione




Il settore degli alloggi di transizione abitativa viene inaugurato nel dicembre 2014 ad opera di ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) e dell'Istituzione per l'inclusione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti, per dare risposta alla sempre più diffusa emergenza abitativa.

Nello specifico il settore a Bologna nasce con l'inaugurazione della struttura del Battiferro, a cui seguiranno quelle di via Roncaglio, di via Campania e dell'Ex Residence Galaxy.

A maggio 2016 le risorse messe a disposizione per il settore della transizione abitativa dal Comune di Bologna consistevano principalmente in 276 alloggi, la cui suddivisione viene presa in considerazione nel grafico riportato di seguito:


Come si può vedere dal grafico, tra gli alloggi che il Comune decide di destinare alla transizione abitativa una buona parte sono quelli che per legge non possono essere utilizzati per l’ERP (ovvero quelli con una metratura complessiva inferiore ai 28 mq).

Gli attori che intervengono nella gestione del settore sono molteplici:

  • I servizi sociali del territorio, che si occupano dell'istruttoria, della presa in carico e di mandare un proprio referente all'interno dell'Equipe Casa;
  • L'Istituzione per l'inclusione sociale, che si occupa della coprogettazione e della valutazione dei progetti;
  • ASP, che provvede a gestire amministrativamente alcuni alloggi tramite anche azioni di monitoraggio e accompagnamento, in prima persona o tramite appalto;
  • Acer, a cui è riservato il solo compito di gestire amministrativamente gli immobili.

A questi si aggiungono 16 associazioni:

  1. Associazione idea famiglia
  2. Associazione di volontariato Emiliani
  3. Eta beta associazione Onlus
  4. Associazione Amici di Piazza Grande Onlus
  5. Associazione Villaggio del Fanciullo Onlus
  6. Associazione Casa delle donne per non subire violenza Onlus
  7. Associazione Mondo Donna Onlus
  8. Associazione Agevolando
  9. Associazione volontari del carcere Avoc
  10. Mit associazione Onlus
  11. Associazione Fraternità Cristiana Opera padre Marella
  12. Associazione Atcom
  13. Associazione Aias Onlus
  14. Associazione il Ventaglio di Orav Onlus
  15. Associazione Xenia
  16. Associazione don Paolo Serra Zanetti Onlus

Il servizio di transizione abitativa viene originariamente concepito con lo scopo di fornire non solo un posto letto, ma più in generale un SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO, per tutto il periodo di transizione, all'intero nucleo familiare preso in carico.

E per far ciò tutti gli enti sopra citati dovrebbero provvedere quotidianamente a monitorare e valutare la qualità di ogni progetto attivato.

Ogni famiglia, qualsiasi sia la sua composizione, si trova a dover firmare non un vero contratto, ma un patto di adesione a cui aderiscono i servizi sociali di quartiere, il responsabile del caso e ASP.

Riportiamo qui i fac-simile delle schede che sono state firmate dagli inquilini dell'Ex Residence Galaxy. Da queste, oltre a vedere come l'accordo non sia un semplice contratto di locazione, ma la valutazione di un progetto vero e proprio, si evince in fondo anche che il canone d'affitto resta fisso a 200€ per tutti, senza che venga presa in considerazione la capacità reddituale delle singole famiglie.

Per ciò che riguarda la gestione delle assegnazioni degli alloggi, dal momento che non esiste una graduatoria ufficiale, un ruolo fondamentale è ricoperto dall’EQUIPE CASA, composta da tecnici, in particolare da:

  • Un Referente territoriale per la casa di ognuno dei 9 Servizi sociali territoriali
  • Un coordinatore nominato dal Direttore dell’Istituzione Serra Zanetti

Le funzioni dell’Equipe Casa sono

  • condivisione e omogeneizzazione dei criteri operativi fra i nove Servizi sociali territoriali dei quartieri;
  • valutazione delle situazioni segnalate di particolare emergenza abitativa;
  • condivisione dei criteri per l’individuazione dei destinatari delle soluzioni di emergenza abitativa (fra cui anche la possibilità di concessione di sussidi e contributi finanziari per l’accesso o il mantenimento dell’abitazione);
  • valutazione ex post sull’efficacia degli interventi effettuati.

L’Equipe Casa viene convocata 1 o 2 volte al mese, per valutare come gestire i casi d'emergenza o per coordinare risorse improvvisamente ottenute o donate.

Dal confronto con alcuni funzionari ci si è resi conto che esiste una sorta di tappo nell'iter che dovrebbe portare ad uscire dalla transizione abitativa, che ha (come si può immaginare dal nome) come obiettivo ultimo quello di far confluire le famiglie in emergenza abitativa in alloggi di edilizia residenziale pubblica o all'interno del mercato privato. Purtroppo però molte di queste famiglie sono in graduatoria ma non riescono ad ottenere l’assegnazione dell'alloggio. A tal proposito una grande contraddizione è data dal fatto che alcune delle famiglie residenti all'interno dell'Ex Residence Galaxy, escono dall'esperienza di occupazione dell'Ex Telecom. Ricordiamo che non si può accedere alle graduatorie di edilizia residenziale pubblica qualora si abbiano alle spalle esperienze di occupazione.

L'obiettivo ultimo di tutto il settore vorrebbe essere quindi quello di ricostruire l’identità di una famiglia, aumentarne l’autostima dei membri per favorirne l’inclusione sociale. Una delle attività in questa direzione consiste nel sostegno nella ricerca di un lavoro anche per le donne e poi nell'attivazione di attività di babysitteraggio. Non sempre purtroppo tutti questi obiettivi vengono raggiunti.

E tra i motivi di alcuni insuccessi si trova il tappo che si manifesta oggi nell'iter di transizione, che potrebbe essere ampiamente ridotto se Asp e Serra Zanetti riuscissero ad avere con Acer un canale privilegiato e ci fosse un unico coordinamento in merito.

Per concludere, si può quindi affermare che gli alloggi di transizione vorrebbero in fondo essere una risposta alle falle del sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica di Acer e alle sue lunghissime tempistiche.